Giro d’Italia 2019, Simon Yates avverte: “Sto benissimo, se fossi un mio avversario me la farei sotto”
Simon Yates non si nasconde alla vigilia del Giro d’Italia 2019. Senza giri di parole, il capitano della Mitchelton – Scott si dichiara apertamente il favorito di questa edizione. La delusione dello scorso anno è stata già messa alle spalle con il successo alla Vuelta a España e ora è molto più di un brutto ricordo, ma è una ulteriore motivazione e fonte di insegnamento. Da quella corsa forse troppo offensiva e garibaldina ha tratto lezione – fisica, tattica e di umiltà – con un trionfo in Spagna che a questo punto vuole ripetere. E non importa se sulla carta il percorso è più adatto ad altri, lui è pronto alla battaglia, fiducioso anche delle sue possibilità a cronometro.
“Farò del mio meglio nelle prove contro il tempo, ma sono molto fiducioso – dichiara prontamente in merito – D’altronde, l’ultima che ho fatto, l’ho vinta”. E se gli fai notare che sinora c’è stato chi è andato meglio di lui, non si scompone: “Primoz Roglic è molto forte, lo abbiamo visto tutti, ma la mia idea era partire più tranquillo crescendo fino al Giro. E ora mi sento benissimo“.
Convinto dei suoi mezzi, il britannico si è preparato con meticolosità ed è proprio da questa attenta preparazione che prende la sua forza e determinazione. “Penso al Giro da tempo – aggiunge – Sono molto concentrato e motivato. Ho fatto molto duro lavoro e molti sacrifici per arrivare qui. Mi conosco e so cosa posso ottenere. So di non dover fare stupidi errori e che bisogna essere pronti sin dal prologo, che sarà molto duro. È un anno che mi preparo per questa corsa, l’ho preparata bene e se fossi un mio avversario me la farei sotto… Mi sento bene e sono abbastanza convinto di poter fare la differenza”.
Riguardo la prova di apertura non manca di interesse la sua scelta controcorrente. Mentre tutti i big partiranno nelle prime posizioni, assecondando le previsioni meteo che vedono aumentato il rischio di pioggia in serata, il capitano del team australiano partirà per terzultimo, circa tre ore dopo i rivali. “Il meteo sono solo previsioni, nessuno può sapere realmente cosa succederà – commenta – Per me partire dopo è un vantaggio. Ovvio, non se c’è un temporale, ma nessuno può saperlo adesso. Quindi credo sia un vantaggio, posso sapere i tempi dei miei rivali, in ogni settore e ad ogni chilometro di salita. Per me sarà un vantaggio sapere cosa hanno fatto loro”.
Su chi siano questi loro, per quanto i nomi siano evidenti a tutti, non è Yates a farli. “Tutti i rivali sono molto forti“, per cui per capire chi potrà essere il più pericoloso in vista delle tappe più attese “dipenderà da come andrà la corsa” in precedenza. Contrariamente alla passata edizione, quando il britannico si era già messo in mostra nelle prime tappe, quest’anno la prima settimana scorrerà più tranquilla. “Inizialmente ci sono tappe pericolose, ma non come lo scorso anno – aggiunge – Quest’anno è un inizio più conservativo. Ma non sappiamo come andrà finché non inizia”.
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